I PASSI LAGUNARI
NORDIC WALKING VENEZIA SERENISSIMA
Curiosità
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La pietra bianca di Castello
Quando cammini a Venezia con i bastoncini, nella zona di Castello cerca la Pietra bianca
La Chiesa di S.Pietro di Castello fino al 1807 era la cattedrale di Venezia, dove risiedeva il Patriarca prima che Napoleone la trasferisse nella Basilica di San Marco. Quando il 29 giugno (San Pietro), ogni anno il Doge si recava a visitare il Patriarca, per evitare al Doge l’umiliazione di recarsi fino alla soglia della Chiesa e al Patriarca di riceverlo in barca, fu trovata una soluzione per farli incontrare a metà strada e ancora oggi una pietra bianca si staglia sulla pavimentazione, simbolo del punto di incontro tra il potere religioso e quello politico.
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LA PIPA CHIOGGIOTTA
Praticando il nordic walking tra le spiagge del litorale veneziano
LA PIPA chioggiotta tipica della zona di Chioggia veniva costruita in terracotta con l’argilla del fiume Po, in specie molto diffusa tra i pescatori, nel secolo XIX. Le pipe chiozzotte lasciate dai pescatori nei bordi delle imbarcazioni durante la pesca, spesso scivolavano in mare con l’oscillazioni delle barche provocate dalle onde. Di tanto in tanto il mare le restituisce e può capitare di trovarne una camminando lungo le spiagge del litorale veneziano. Una leggenda veneziana narra però che sono le Pipe chioggiotte a scegliere colui da cui farsi trovare, per un legame particolare tra camminatore e un oggetto veneziano, antico e unico come la PIPA CHIOGGIOTTA.
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Venezia Nordic Walking nell’isola d’oro
Camminare sulle tracce di Lord Byron tra le spiagge dorarte di Venezia e il suo Lido
L’isola del Lido, conosciuta come l’isola d’oro di Venezia, è una lingua di terra lunga 12 km. Lord Byron, che nei suoi tre anni (1816-18) di soggiorno a Venezia amava arrivare al Lido a nuoto per poi fare lunghe cavalcate che lasciavano tantissime impronte degli zoccoli dei suoi cavalli sulle spiagge dorate del Lido, amò così tanto il litorale lidense da esprimere il desiderio di essere, alla sua morte, sepolto in quest’isola. Il suo desiderio però non venne esaudito. Fu sepolto in Inghilterra nella chiesa di Harrow-on-the-Hill. Oggi quelle impronte di allora lasciate dai cavalli di Byron sono state sostituite da quelle dei nordic walkers che quotidianamente affondano dolcemente le punte dei loro bastoncini tra le sabbie ancora dorate di Venezia e il suo meraviglioso Lido.
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VENEZIA SOTTO I PIEDI
NORDIC WALKING SUI MASEGNI
A Venezia si può tranquillamente camminare con i bastoncini da nordic walking a patto di usare i gommini
sulle punte per non rovinare i MASEGNI tipici blocchi di pietra rettangolari in trachite euganea che
formano la pavimentazione di Venezia.
La trachite euganea si estrae dalle colline che costituiscono il complesso dei Colli Eugenie nella
provincia di Padova, nei territori dei comuni di Vo’ e Cervarese Santa Croce.
Viene usata per le sue notevoli doti di resistenza meccanica, di lavorabilità e, soprattutto, per la sua buona
caratteristica antiscivolo.
Nell’antichità e nel medioevo col nome di silex, e sotto la Repubblica Veneta col nome di masegna per cui
i blocchi di trachite della pavimentazione in veneziano si dicono “masegni”
Uno dei giochi tipici veneziani era quello di correrere o camminare velocemente tra i masegni senza
calpestare le linee perimetrali altrimenti poi si doveva pagare un pegno.
Provatelo con i bastoncini e sfidate i vostri amici walkers a questo gioco sarà molto divertente.
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San Marco Evangelista e il suo cammino lagunare
IL CAMMINO del LEON
MARK SANCTI
TRA TERRA ACQUA e CIELO NELLA SERENISSIMA
Il 25 Aprile 2015 a Venezia nel giorno della festa di San Marco è partito il primo
cammino circuito lagunare IL CAMMINO del LEON dedicato al santo patrono di
Venezia, San Marco Evangelista.
Ideato dal coach del Team Nordic Walking Venezia Serenissima Andrea De Favari
coadiuvato dal gruppo istruttori Serenissima e in collaborazione con LILT Venezia,
Proloco Lido e Pellestrina e Consorzio Venezia e il suo Lido.
Il Cammino vuole promuovere il camminare come stile di vita sano, attivo, all’aria aperta
e propone dei percorsi ideali per il nordic walking e walking, tracciati tra mare e laguna
alla scoperta di vecchi borghi, antiche chiese, forti, isole, oasi, pinete, dighe, barene e
spiagge dell’area lagunare che furono terre e luoghi della Venezia Serenissima e legati
alla storia del suo tanto amato Santo e patrono di Venezia.
Luoghi della laguna veneziana che sono ancor oggi veri paradisi meno affollati e meno
battuti dai turisti ma di straordinaria bellezza e particolarità, forti delle proprie tradizioni
e dove lo sguardo può perdersi in panorami unici e mozzafiato.
L’ultima tappa MARK SANCTI / METAMAUCUM in programma per fine novembre con
partenza dalla Basilica di San Marco, raccoglie tutta l’essenza di questo straordinario
cammino che dopo aver attraversato il cuore di Venezia e fatto visita al Sacello di S.Marco
(luogo dove furono adagiate le spoglie dell’evangelista) approda poi al Lido fino a
raggiungere l’antico Borgo di Malamocco,che fu una delle prime sedi della repubblica
veneziana e dove si conclude IL CAMMINO del LEON con la cerimonia finale che prevede
il passaggio di tutti i camminatori sotto il tunnel formato dai bastoncini dei walkers.
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Nordic walking attraverso “Ad portum Maris” La porta del mare
Festa de la Sensa
Da alcuni anni in occasione della festa della Sensa si svolge l’evento nordic walking ad portum Maris tappa lagunare IL CAMMINO del LEON.
Evento di camminata nordica sulla scia della Bucintoro (nave di stato della Serenissima) che da Venezia raggiunge quella che un tempo era conosciuta come la porta del mare e dove si svolge ancora oggi la cerimonia dello sposalizio del Mare
L’ area lagunare veneziana compresa tra il forte di San Nicolò e il forte di Sant’Andrea durante la repubblica era conosciuta anche come “ad portum maris” cioè la porta del mare, un luogo di passaggio obbligatorio per tutte le imbarcazioni che volevano entrare dal mare in laguna o uscire da Venezia verso il mare. Proprio in questa area della laguna veneziana nell’isola del Lido si trova anche la chiesa ed abazia di San Nicola in veneziano Nicolò , vescovo di Myra in Licia (Turchia) protettore dei naviganti. Un luogo sacro per i navigatori con il suo campanile che ebbe un importante significato per i marinai in quanto la sua cima era l’ultima cosa che riuscivano a vedere prima di allontanarsi verso mari e terre lontane , e la prima cosa che appariva quasi per magia al loro ritorno.
Sempre in quest’area della laguna si svolge la Festa de la Sensa (Ascensione) che si celebra ogni anno nel giorno dell’Ascensione del Signore.
In questo giorno Venezia rinnova – con il rito dello sposalizio col mare – il suo legame con il mare per ricordare la sua storia secolare che la vide protagonista sui mari in innumerevoli vicende.
A seguito di un importante incontro tra il Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa Venezia fu con il Doge Sebastiano Ziani luogo di mediazione per un trattato di pace tra la chiesa e l’impero ponendo così fine a un lungo periodo di scontro (1177). il Papa allora donò in quella occasione un anello alla città di Venezia benedicendola e proclamandola come regina dei mari.
Venezia continuò così per secoli a celebrare l’importante ricorrenza dedicando un lungo corteo di imbarcazioni veneziane di ogni tipo con a capo la Bucintoro che raggiungevano la porta del mare a San Nicolò al Lido per celebrare il rito dello Sposalizio col Mare. Il doge, dopo aver ricevuto la benedizione dell’anello dal Vescovo , pronunciava la frase Desponsamus te mare in signum veri perpetique domini e lanciava l’anello nelle acque per benedire ed unire in questo modo la repubblica Veneziana e il suo mare.
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Camminare sulle ali della Mostra del Cinema di Venezia
Nordic Walking… VIP …. on the red carpet
Ogni anno tra la fine del mese di agosto e l’inizio di settembre, al Lido di Venezia, ha luogo presso lo
storico Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi , la Mostra internazionale d’arte cinematografica,
la più nota e antica al mondo, nacque con la sua prima edizione nell’agosto 1932.
Da diverse edizioni della Mostra Cinematografica il Team Nordic Walking Venezia Serenissima
organizza ogni anno quella che è diventata oramai una classica nell’isola, la camminata nordica
sulle ali della Mostra del Cinema , un percorso unico e affascinante tracciato attraverso le famose
spiagge , le ville liberty e le aree più note e storiche dell’isola del Lido che hanno vissuto
momenti importanti legati alla lunga tradizione e storia della Mostra del Cinema, luoghi ed edifici
che hanno visto passare moltissimi artisti, attori, registi e personaggi noti da tutto il mondo .
Grazie ai pionieri e istruttori nazionali della camminata nordica Andrea De Favari e Ornella Gregolin
che oramai da molti anni hanno portato e divulgato il nordic walking nell’area Veneziana lagunare,
oggi il Lido per i nordic walkers è una delle palestre a cielo aperte più affascinanti dove si può praticare
l’attività sportiva del nordic walking godendo della bellezza di questi luoghi unici e impregnati di storia
e magari chissà anche incontrare lungo il cammino qualche volto noto.
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NORDIC WALKING TRA PASSI E GOLOSESSI
Dopo un buon allenamento di camminata nordica, una bella e buona tisana calda specialmente d’inverno è un vero e proprio toccasana, se poi come capita di tanto in tanto di accompagnare la tisana con dei biscotti Zaleti che prepara ad esempio per noi con le sue mani Flora allora diventa un rito speciale un golosesso irrinunciabile. I Zaleti sono dei tipici biscotti veneziani che hanno un’antica origine , il loro nome deriva dal loro colore giallo, dal sapore unico e inconfondibile vengono preparati con farina gialla e uvetta e per la loro capacità di durata nei giorni, anticamente accompagnavano i marinai nei lunghi viaggi, o si potevano gustare nelle tipiche osterie veneziane. Anche Casanova usava gustarli assieme alle sue cortigiane durante i te nei palazzi e Goldoni li cita perfino nelle sue opere. Oggi a Venezia si possono trovare facilmente nelle pasticcerie e locali vari , ma se vi capita di assaggiarne alcuni tradizionali e artigianali fatti con le mani uniche di qualche dama veneziana come Flora allora il palato esplode in un vero e unico golosesso di piacere. I XAETI VENESSIANI DEA FLORA BATESAI DAI LEONI SERENISSIMA
Antica riceta original dee nostre dame walkers ( by Flora)
Sbatar ben un vovo intiero e un tuorlo rosso co sie scugeri de sucaro de canna,
gratugiar una scorsa de imon biologico,
intiepidir un toco de buro de tre cm.
pesar insieme 250 gr, de farina 0. 250 gr. de farina de polenta istantanea gialla
un pizego de sal e una bustina de lievito vanigliato,
versar el tuto nei vovi sbatui un poco per volta alternando el buro e mescolar ben,
Se il composo se massa fisso zontar un giosseto de late,
zontar uvette amorbidie precedentemente in acqua,
col composto divertirse a far dee baete e darghe una forma ovale,
tipica dei Zaleti , metterli su carta da forno su una teglia, infornarli a 180 gradi,
quando i cominsia a indorarse soto , (dopo circa dieci /quindici minuti) tirarli fora.
Anca xe i se ancora moi, co l’aria i se indurise subito, spargheghe sora un poco de sucaro a veo
Provei tociai nel vin Santo ma anca nel cafèate.
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CAMMINO MARCIANO
…. e suoi RE MARK SANCTI
Il Cammino Marciano , parte da Aquileia e raggiunge Venezia, attraverso varie tappe si intreccia con IL CAMMINO del LEON , entrambi ideati dal coach Andrea De Favari, si focalizzano su percorsi e luoghi dove, secondo la storia , le tradizioni e la leggenda, hanno visto il passaggio dell’Evangelista Marco (primo Vescovo di Alessandria), recatosi in queste terre dell’antica Venetia et Histria, per l’evangelizzazione. Mentre IL Cammino del Leon oltre ad essere dedicato a S.Marco è tracciato alla scoperta delle terre dell’antica Repubblica della Serenissima, il Cammino Marciano è più spirituale e focalizzato sulle tracce del l’Evangelista Marco e del suo passaggio in queste luoghi.
Da quando è stato creato questo cammino ogni anno il Team Serenissima lo promuove con varie tappe straordinarie in questi splendidi luoghi che ne raccontano la storia, i camminatori che seguono queste tappe sono denominati Re – Mark Sancti e portano una simbolica corona. Ogni anno nel mese di dicembre al termine del cammino viene celebrata una festa in uno dei locali più storici di Venezia dove vengono proclamati e incoronati i Re Mark Sancti cioè tutti i camminatori che hanno percorso tutte le tappe del Cammino Marciano.
Puteale di San Nicoletto ….incontri di acque e di cammini
Camminando con i bastoncini nordic , lungo la bella riviera lagunare verso la zona est del Lido, subito dopo il grande ponte si arriva al campazzo, piazza davanti alla Chiesa e al Convento di San Nicolò. E’ proprio nel mezzo del campazzo che incontriamo un pozzo di storica bellezza, realizzato dalla repubblica della Serenissima, conosciuto come el puteal de San Nicoletto. Situato al confine tra le acque salmastre lagunari e quelle salate del mare, era famoso per la bontà e per l’abbondanza d’acqua che riusciva a fornire anche nei periodi di siccità, punto di approvvigionamento delle navi veneziane prima di uscire alla volta dei mari. Da qui era divenuta buona usanza da parte dei Dogi di offrire l’acqua dolce e pura del pozzo ai suoi marinai prima di salpare. Alla fine del 900 le prime spedizioni delle flotte veneziane partirono da San Nicolò ,contro i pirati delle Dalmazie e nell’anno 1000 il doge Pietro II Orseolo partì per la vittoriosa impresa che portò alla sottomissione della Dalmazia ,impresa che ancora oggi si festeggia nel giorno della Sensa. L’acqua del Puteal de San Nicoletto diventò cosi importante e prese una fama religiosa tanto da attirare molti pellegrini e dal 1600 venne venduta e benedetta dai frati del vicino convento con l’intento miracoloso di purificare e curare malattie dell’apparato intestinale. Oggi a fianco del Puteal (vera da pozzo)de San Nicoletto sorge una fontana che durante le giornate più calde disseta i camminatori che attorniati da un magico scenario , incontrano ….le leggendarie acque di Venezia.
Sacello di San Marco …..e il Cammino Marciano
…….i passi del Leon tra leggenda e spiritualità
Lungo la gronda lagunare che dal litorale nord passa per gli storici siti dell’antica Altinium , Campus Altus e Parco San Giuliano, il Cammino Marciano offre una splendida vista sulla laguna di Venezia che ci accompagnerà attraverso gli ultimi chilometri che ci condurranno nella città Millenaria. Prima di recarci alla Basilica di San Marco per concludere il nostro cammino vi invitiamo però a percorrere qualche altro passo per far visita ad un sito storico forse ancora poco conosciuto ma unico e di straordinaria particolarità. Nell’area del cortile della chiesa di San Francesco della Vigna si trova il Sacello dedicato a San Marco costruito in un luogo dove sorgevano un tempo le vigne più grandi di Venezia e dove secondo la tradizione l’evangelista di ritorno da Aquileia fu costretto a rifugiarsi colto da una forte tempesta. Fu in quella notte che a Marco gli apparve in sogno un angelo in forma di Leone alato che sussurrò la frase PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS ….un luogo dove in seguito furono adagiate le spoglie dell’Evangelista trafugate ad Alessandria d’Egitto su commissione del Doge Partecipazio , prima di essere portate nella Basilica Di San Marco . Il Sacello, si presenta a navata unica in forma rettangolare, l’altare riprende forme classiche di tipo sansoviniano ed era adornato in epoca dal dipinto di San Marco e l’apparizione dell’angelo (oggi conservato all’interno della vicina chiesa di San Francesco della Vigna nella cappella Barozzi). Il Sacello di San Marco è un luogo unico impregnato di storia leggenda e spiritualità che in futuro potrà raccontarci ancora molto dell’affascinante storia di Venezia e del suo tanto amato Patrono.
#ILCAMMINOdelLEON #CamminoMarciano
Baccalà…il cammino dal nord
Nel lontano 1432, comincia il cammino del Baccalà, dai mari del nord alla laguna di Venezia. Una nave della Serenissima al comando del capitano veneziano Pietro Querini, navigando i freddi e inquieti mari del nord, a causa di una forte tempesta naufragò in un’isoletta delle Lofoten, in Norvegia. A seguito della lunga permanenza forzata a Rost, Querini vide qualcosa di innovativo e curioso, che raccontò nel suoi diari di viaggio.
….gli abitanti del luogo seccano al vento e al sole i merluzzi che induriscono nei giorni diventando come legno, quando vogliono mangiarli, li battono con un bastone riducendo i merluzzi essiccati a pezzettini, poi inseriscono butirro e spetie per dargli sapore.
Arrivato in laguna, il consumo dl merluzzo essiccato (stoccafisso) prima, e salato (baccalà) dopo, divenne un cibo importante per la possibilità di conservarlo a lungo, questo permetteva ai marinai di usarlo nei lunghi viaggi.
Da questo prodotto, nacquero nei secoli numerosi piatti di straordinaria bontà, oggi piatti unici e tipici della nostra cucina.
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